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Riso Venere con gamberetti, calamari e zucchine
Il riso Venere, originario della Cina, oggi viene coltivato anche in alcune zone della Pianura Padana.
La prima particolarità che salta all' occhio è il suo colore viola/nero. Il suo sapore poi, una vera sorpresa.
Differisce davvero molto dai suoi parenti "bianchi". Il profumo che emana è di pane/biscotti appena sfornati.
Ingredienti per 4 persone:
- 300 gr. di Riso Venere
- 200 gr. di gamberetti sgusciati
- 2 calamari medi
2 zucchine - 1 scalogno o 1 cipolla dorata
- 4 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
- sale e pepe q.b
Cuocere il riso in abbondante acqua salata per 18 / 20 min.
In un tegame a parte, fare imbiondire lo scalogno nell' olio, aggiungere le zucchine e cuocere a fuoco medio per 10 min. ca, aggiungendo all' occorrenza un pò d' acqua o mezzo bicchiere di vino bianco. Aggiungere i gamberetti e cuocere per altri 10 min. Aggiungere i calamari tagliati ad anelli e cuore per altri 3/5 min. Infine al condimento aggiungere il riso e saltare il tutto per 1 min.
Impiattate con il coppapasta per realizzare una sorta di tortino; guarnite il piatto con del prezzemolo fresco tritato.
Buon appetito
Cestino di Moliterno con cavatelli funghi e salsiccia
La ricetta partecipa al contest Puglia e Basilicata a tavola.
Un piatto che probabilmente si colloca a metà strada tra la nostra Lucania e la vicinissima Puglia, per la presenza imponente di alcuni ingredienti che hanno una loro propria regionalità come il Canestrato di Moliterno (Lucania) e i funghi Cardoncelli (Puglia).
Abbiamo variato leggermente dalla ricetta "più" tradizionale aggiungendo del pan grattato in mantecatura e togliendo il pomodoro.
Ingredienti per 4 persone:
- 300 gr di cavatelli o strascinati
- ca 300 gr di pasta di salsiccia fresca
- ca 400 gr di funghi cardoncelli
- formaggio Canestrato di Moliterno (per il cestino)
- una manciata di pan grattato
- un mazzettino di rucola
- olio extra-vergine di oliva
- Sale e Pepe
Preparazione:
Mentre fate soffriggere uno spicchio di aglio in olio evo, affettate i funghi, dopo averli accuratamente lavati e strizzati, senza però ridurli in parti troppo piccole altrimenti poi...non resta niente.
Aggiungeteli al soffritto rigirando di tanto in tanto e lasciate cuocere per circa 10 min avendo cura di tolgiere l' aglio prima che cominci a diventare scuro.
Aggiungete la pasta di salsiccia e lasciate cuocere per altri 15 min circa. Aggiustate di sale e pepe e all' occorrenza aggiungete un pò d' acqua o sfumate con 1/2 bicchiere di vino bianco.
*Per il cestino di formaggio:
In una padella calda spolverate un' abbondante manciata di formaggio Canestrato di Moliterno grattuggiato e lasciate fondere per meno di un minuto.
Appena si sarà formata una "frittatina" della consistenza di una crepe, sollevatela e poggiatela su di un recipiente capovolto (un bicchiere, un vasetto, una piccola boulle a seconda della forma e della grandezza che desiderate per il vs. cestino) e lasciate raffreddare. All' occorrenza aiutatevi con le mani per dare forme e "personalità" al cestino.
Consiglio: usate formaggio grattuggiato che sia abbastanza secco.
Terminiamo il piatto:
Scolate la pasta e aggiugetela alla padella del condimento.
Fate saltare il tutto con una buona manciata di pan grattato e la rucola.
Servite nel cestino di formaggio. Per gli amanti, ancora una grattatina di pepe.
Buon Appetito.
Sito ufficiale: http://culinaria.altervista.org


La Pignata
Probabilmente uno dei piatti più significativi della tradizione di buona parte del Meridione Italiano
Questo piatto infatti, assume diversi nomi a seconda della regioni o delle province: La "nostra" Pignata a Potenza e/o provincia prende il nome di Cutturidd'.
La ricetta originale prevede l' utilizzo della carne di Pecora, una Pecora che per motivi tecnici non serviva più, perchè non poteva produrre latte o non poteva più riprodursi e quindi una volta "ingrassata" si utilizzava per la cucina
CULInaria la propone in versione "light" (per modo di dire), utilizzando infatti la carne di agnellone "latt' e pasc'j" (che prende ancora il latte ma comincia già a brucare).
La parola al nostro chef che nel video sottostante cui spiega come prepararla. Buon appetito!!!
Parte 1
Parte 2
Questo piatto infatti, assume diversi nomi a seconda della regioni o delle province: La "nostra" Pignata a Potenza e/o provincia prende il nome di Cutturidd'.
La ricetta originale prevede l' utilizzo della carne di Pecora, una Pecora che per motivi tecnici non serviva più, perchè non poteva produrre latte o non poteva più riprodursi e quindi una volta "ingrassata" si utilizzava per la cucina
CULInaria la propone in versione "light" (per modo di dire), utilizzando infatti la carne di agnellone "latt' e pasc'j" (che prende ancora il latte ma comincia già a brucare).
La parola al nostro chef che nel video sottostante cui spiega come prepararla. Buon appetito!!!
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